A questo punto introduciamo un argomento fondamentale per il prosieguo del nostro discorso, parliamo del rilievo metrico e fotografico, ovvero di ciò che occorre fare per cominciare la fase di analisi che ci consentirà di avere sotto mano dati sufficientemente oggettivi ed una visione di insieme dello sviluppo dello spazio oggetto del nostro intervento di interior design.
Ovviamente affronteremo il discorso solo da un punto di vista qualitativo e per cenni sommari, rimandando gli opportuni approfondimenti ai testi canonici che sviluppano la materia del Rilievo Architettonico in dettaglio.
Abbiamo ben compreso come il disegno tecnico sia lo strumento fondamentale con il quale calibrare il senso delle nostre idee progettuali. I grafici bidimensionali o tridimensionali ci consentono infatti di rappresentare uno spazio architettonico reale consentendo di registrare informazioni soprattutto di carattere metrico prese dalla realtà del nostro immobile con le quali elaborare e riportare ancora una volta graficamente le istruzioni con le quali trasformare lo stesso spazio così come lo abbiamo successivamente immaginato, istruzioni costituenti il corpus del nostro Progetto, il tutto in modo fedele, preciso ed oggettivo.
Nella mia mente risuonano molto bene ancora oggi le parole del mio caro Prof. Arch. Nicola Pagliara che durante le sue Lezioni di Progettazione Architettonica I° e II° nella amata Facoltà di Architettura a Palazzo Gravina qui a Napoli sottolineava la necessità di ricorrere velocemente ad un disegno geometrico e tettonico per calibrare le idee progettuali immagazzinate negli schizzi bidimensionali o tridimensionali ed elaborarle in modo oggettivo senza perdersi nei meandri di una fantasia inappropriata ed irriproducibile nella realtà.
Se riportiamo il discorso nell’ ambito dell’ Architettura d’ interni non c’è idea o schizzo, bidimensionale o prospettico, che possa fare a meno dei dati oggettivi, certi ed incontrovertibili dello spazio nel quale elaboriamo il senso del nostro intervento progettuale, dati oggettivi forniti fondamentalmente dal rilievo metrico e fotografico che consentono all’ interior designer di calibrare con precisione il suo intervento, proprio come un buon sarto che, prendendo le misure del corpo, procede con il confezionamento dell’ abito perfettamente vestibile dal suo cliente.
Ma cos’ è in breve un rilievo architettonico ?
Un rilievo architettonico potremmo definirlo come quell’ insieme di operazioni che ci consentono di registrare le misure dello spazio oggetto del nostro intervento per poi riportarle sotto forma di grafici prevalentemente bidimensionali (piante, sezioni-prospetti) sui quali caliamo il senso delle nostre elaborazioni progettuali.
Il compito era ed è portato a termine dal Tecnico mediante l’ uso di un “libretto di campagna”, campagna di ricerca delle misure delle parti strutturali costituenti l’ appartamento o il negozio, un vero e proprio foglio di carta sul quale abilmente si tracciavano una serie di schizzi, più o meno approssimativi e di carattere puramente tipologico, della pianta o della sezione-prospetto interno dell’ immobile, foglio sul quale si riportavano manualmente, una volta osservate nella realtà, mediante l’ uso di una rollina metrica di almeno 10m o 20m, le misure rilevate delle parti costituenti lo spazio tridimensionale interno, misure con le quali successivamente si procedeva a disegnare i grafici oggettivi bidimensionali della pianta e della sezione-prospetto con i quali elaborare finalmente il senso del nostro progetto di interior design.
Il rilievo fotografico consente al Tecnico di avere sottocchio una serie di informazioni supplementari con le quali verificare ad esempio il senso delle misure registrate e correggere eventuali errori o anomalie del rilievo mrtrico. La macchina fotografica registra infatti sotto forma di immagini incontrovertibili informazioni ancora più complete di quelle riportate nel nostro libretto di campagna, nell’ immediato direi soprattutto caratteriali e linguistiche ma che con l’ avvento dell’ informatica e della digitalizzazione permettono oggi di rilevare con una buona precisione le stesse informazioni di carattere metrico di cui sopra.
Molti sono stati i progressi tecnologici nel settore, basti citare come minimo il metro laser che ha di fatto soppiantato la rollina metrica, ma l’ avvento di computers e di softwares sempre più potenti sta trasformando completamente il modo di procedere alla fase di analisi metrica, automatizzandola e rendendola sempre più fedele alla realtà.
Oggi andiamo incontro a registrazioni metrico digitali mediante rilevatori ottici, laserscan, che analizzano mediante milioni di raggi laser, opportunamente puntati, le distanze di milioni di punti costituenti il corpo architettonico interno o esterno dell’ immobile da rilevare, registrando moltissime informazioni che mediante opportuni softwares vengono rappresentate in nuvole di punti, cloud, visualizzabili e navigabili proprio come un moderno videogame, dalle quali è possibile ricavare con precisione assoluta le distanze di ogni punto dello spazio architettonico osservato, consentendo una successiva rappresentazione mediante grafici bi e tridimensionali assolutamente fedele ed incontrovertibile, meraviglia della tecnica !
Qualunque cosa ci riservi il futuro in questo campo, almeno finché sarà l’ Uomo a progettare i suoi spazi o finche non procederemo con nuove tecniche di rappresentazione più sofisticate della geometria descrittiva, per elaborare un progetto di Architettura d’interni è necessario un grafico almeno bidimensionale sufficientemente oggettivo e chiaro fornito dal rilievo. Ancora oggi un foglio di carta, uno schizzo leggibile, un metro ed un buon metodo razionale con il quale rilevare e riportare sul libretto di campagna prima e sul disegno poi in modo oggettivo lo spazio architettonico, sono gli strumenti basilari indispensabili per cominciare ad immergersi nel mondo dell’ interior design ed elaborare il senso progettuale dei nostri spazi, residenziali o commerciali che siano.