Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei materiali utilizzati nell’ architettura d’ interni parlando della pietra e del marmo.
La pietra è un materiale solido e durevole presente in natura con grande varietà di tinte, e texture altamente suggestive ed irregolari rendendo ogni singolo elemento un pezzo unico nel suo insieme.
Non è un materiale economico implicando costi di cavatura, trasporto e posa in opera, ma la sua resistenza ne fa un materiale praticamente eterno.
E’ adatta per pavimentazioni, gradini, rivestimenti, piano di cucina, lavelli e vasche…
Per motivi di praticità e sostenibilità è idoneo prendere in considerazione alternative locali o, in chiave ecologica, l’ idea del riuso di elementi lapidei recuperati da altri cantieri che danno al materiale un senso di vissuto spesso tanto ricercato nel mondo dell’ architettura di interni, anche se quest’ ultima scelta non sempre si rivela la più economica.
In natura è presente sotto forma di granito, pietre calcaree o arenarie, ardesia, marmo.
Quest’ ultimo è da sempre apprezzato per la sua lucentezza, la bellezza dei suoi colori e delle sue venature, presentandosi con colori che vanno dal bianco al verde, al giallo, al rosa, all’ arancio, al rosso, al marrone ed al nero.
Notissimo il marmo bianco di Carrara, molto apprezzato da scultori architetti e designer.
Per porre in opera pavimenti in pietra c’è bisogno di maestranze specializzate essendo le lastre pesanti e fragili, tecnici che provvedono a murarle su di un sottofondo adatto, spesso un massetto di cemento, non prima di aver provveduto a valutare insieme ad un professionista abilitato che il peso della pavimentazione possa essere tollerato dalla struttura sottostante.
Le pietre porose come le arenarie vanno stuccate e levigate affinché lo sporco, penetrando nei pori ed ossidandosi, non le penalizzi nel tempo, mentre il marmo può presentarsi in opera sia lucido che opaco o semiopaco a seconda della valenza estetica da comunicare al fruitore dello spazio.